Che cos'è per "noi" la violenza?
Dopo aver preso confidenza con voi, attraverso i vari post e argomenti che vi abbiamo proposto, abbiamo deciso, attraverso una piccola intervista di dirvi la nostra sulla violenza contro le donne.
Per Giulia la violenza contro le donne rappresenta…
Quando si parla di violenza sulle donne la maggior parte delle persone tende a immaginare tutti quei maltrattamenti fisici che queste subiscono per mano di mariti, fidanzati, familiari, conoscenti ed estranei. I telegiornali locali e nazionali ci espongono giornalmente a tantissime notizie più o meno forti in merito all’argomento, e, purtroppo, soltanto poche tra queste, hanno un lieto fine. Tuttavia, la violenza può manifestarsi in svariate forme, non solo fisiche. La violenza psicologica, infatti, può risultare talvolta ben peggiore di quella fisica, anche se spesso questa viene sottovalutata. Questa può essere riscontrata in vari contesti e non solo in quelli familiari, dove per esempio un marito o un fidanzato impongono il loro volere sulla donna impedendole ad esempio di uscire con le amiche o di mettersi un vestito; spesso anche nel posto di lavoro un superiore potrebbe esercitare il cosiddetto “bossing” o “mobbing”, una forma di aggressione prettamente verbale e psicofisica, al solo scopo di denigrare la donna e farla sentire inferiore ad egli stesso. Questo tipo di violenze possono creare dei traumi psicologici più o meno forti e possono includere ansia e forte stress. Spesso certe situazioni non possono essere prevenute, magari perché la donna non se ne rende conto in tempo, o semplicemente perché una determinata situazione può essere fraintesa, tuttavia il rimedio a tutto questo, come spesso abbiamo suggerito anche nei precedenti post è quello di PARLARE. Donne, siate coraggiose, pensate sempre prima a voi stesse, al vostro benessere mentale e fisico.
Per Federica la violenza contro le donne rappresenta…
Sempre più spesso i fatti di cronaca nera che capita di leggere sui giornali o sentire in TV sono legati ad un argomento piuttosto spinoso, che direttamente o indirettamente prima o poi ci capita di affrontare: la violenza sulle donne. Inutile ribadire che nonostante il trascorrere del tempo, l’evoluzione e il progresso della società, le donne continuino ad essere vittime, il più delle volte inconsapevoli, delle persone che stanno loro accanto. Violenza non è soltanto fare del male ad una donna fisicamente: violenza sono tutte quelle azioni che si compiono contro la volontà di una donna. Violenza è quando si fanno dei complimenti un po’ troppo spinti a una ragazza per strada, quando la si vuole rimorchiare a tutti i costi senza conoscerla, impedendole il passaggio, quando le si fanno delle battute sessiste che la fanno irrimediabilmente sentire Inferiore. Violenza sono tutti gli attacchi verbali come la derisione, la molestia verbale, l’insulto, la denigrazione, la gelosia e l’ossessività finalizzati a convincere la donna di “non valere nulla”, per meglio tenerla sotto controllo. Il silenzio è ovviamente la forma peggiore di accettazione: per questo la violenza sulle donne è un tema ampiamente dibattuto ai nostri giorni. Femminicidio è una parola coniata proprio per questo: per esternare alla società di oggi che esiste un problema, grande, grave, serio e apparentemente irrisolvibile. Un problema che porta morte e, per chi sopravvive, dolore e paura.
Per Antonella la violenza contro le donne rappresenta…
Ritengo che la violenza sia argomento molto ampio e molto delicato che racchiude tante sfaccettature diverse. Basta semplicemente guardare un telegiornale o leggere le notizie sui giornali per renderci conto che quotidianamente viviamo in un mondo all’insegna della violenza. Le donne rappresentano, la maggior parte delle volte, l’anello debole. Pongono fiducia in persone che credono fedeli, buone e soprattutto non violente. Però, la maggior parte delle volte, da una bella fiaba dove troviamo la presenza di una principessa che sta vivendo la sua storia d’amore con il suo principe, si trasforma in un vero e proprio incubo. Sentendo il parere di molte persone che hanno subito violenza, il principe che avevano al loro fianco si trasforma in un orco. Iniziano a vivere una vera e propria persecuzione non solo fisica e mentale ma soprattutto psicologica!
Ad oggi, non credo che esista un vero e proprio fattore dominante che scagioni questo cambiamento radicale negli uomini anzi, sono pienamente convinta, che purtroppo fa parte della propria persona. Esistono diversi metodi per potersi difendere o comunque avere una maggiore tutela, ma tra le armi principali che una donna deve essere in grado di mettere in atto troviamo, oltre alla non colpevolizzazione e ovviamente la forza, anche la parola. Denunciare, raccontare, affidarsi a qualcuno che può realmente mettere un punto finale alla situazione che si sta vivendo, è la principale chiave da utilizzare per poter aprire la porta che si chiama “tranquillità!”.
Per Alessia la violenza contro le donne rappresenta…
Violenza è silenzio, violenza è non avere il coraggio di reagire, violenza è privarsi della propria vita, violenza è annullamento. Si definisce violenza tutto ciò che va dalla semplice parola mal detta alla carezza mal fatta. Al giorno d’oggi le violenze sono purtroppo spesso oggetto della cronaca quotidiana. Cosa fare per prevenire? Magari sembrerà una frase fatta ma: PREVENIRE. Prevenire significa far sentire le donne meno sole. Prevenire significa donare il coraggio alle donne di denunciare. Prevenire significa evitare stragi quotidiane. Prevenire significa donare una vita serena al genere femminile. Sono sempre più frequenti gli episodi di violenza domestica in cui l’uomo di cui dovremmo fidarci si trasforma nel carnefice della storia. Sono anche frequenti episodi di violenza per le strade effettuate spesso solo per derubare la vittima ma, anche se in piccola percentuale, vengono effettuati episodi di violenza che vanno “oltre”. Per tali motivi risulta essere essenziale fare capire alle donne come difendersi, con corsi di formazione, campagne di prevenzione, numeri di assistenza e iniziative atte a garantire la sicurezza.
Per Laura la violenza contro le donne rappresenta…
Nonostante tutte le varie iniziative intraprese e promosse dai singoli ma anche dalle istituzioni volte a sensibilizzare ciascun individuo a non essere aggressivo, la violenza resta sempre uno dei temi attualmente più trattati. Trattasi di un termine generico ma che può assumere diversi significati: si può parlare di violenza fisica, psicologica o verbale. Anche se la figura femminile, soprattutto negli ultimi anni, ha acquisito una notevole importanza, non riesce totalmente ad imporsi nella società e tutti coloro che impongono la propria autorevolezza causano dei reali problemi al soggetto che la subisce, facendola sentire inadeguata. Rispetto al passato, sfortunatamente, alcuni uomini non hanno modificato la loro concezione riguardo la propria figura e si sentono autorizzati ad imporre il proprio pensiero senza avere alcuna considerazione della donna. Per fortuna, si parla con una maggiore frequenza di tale argomento con lo scopo di poter consigliare ed aiutare molte donne a reagire di fronte al proprio uomo, marito, fidanzato o un semplice sconosciuto. Le cause che un atto violento può comportare in una donna sono molteplici: in dettaglio, si può parlare o di problematiche relative alla personalità (acquisizione di una maggiore insicurezza, timidezza, senso di colpa) e/o danni fisici evidenti nel corpo e per la quale, successivamente,, è necessario un soccorso sanitario. Infine, secondo la mia opinione, credo fortemente che nessun fatto o atto da parte di una donna possa giustificare una qualsiasi forma di violenza, perché è una figura portante nella vita di coppia e nella società nella quale viviamo senza la quale un uomo potrebbe vivere.
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